CAMPANIA TEATRO FESTIVAL XVIII EDIZIONE
12 e 13 luglio 2025
JULIA
DI CHRISTIANE JATAHY
BASATO SU LA SIGNORINA JULIE DI AUGUST STRINDBERG
IDEAZIONE, REGIA E ADATTAMENTO CHRISTIANE JATAHY
CON JULIA BERNAT E RODRIGO ODÊ
SCENOGRAFIA CHRISTIANE JATAHY E MARCELO LIPIANI
COSTUMI ANGELE FRÓS
COLONNA SONORA RODRIGO MARÇAL
Con Julia inizia una nuova trilogia, che parte da testi classici per la costruzione drammaturgica e indaga l’integrazione tra teatro e cinema sulla scena. Nei lavori precedenti, il punto di partenza artistico è stato quello di trasformare un materiale tratto dalla realtà in finzione. A partire da Julia, la sfida è quella di “introiettare” la “realtà” in una finzione preesistente; in questo caso, il testo de La signorina Julie di August Strindberg.
In Julia, il teatro è integrato dal vivo e le strutture cinematografiche sono esposte. Attraverso riprese pre-registrate e filmati in diretta, il film viene costruito ogni giorno in presenza del pubblico. Gli attori girano un film e, allo stesso tempo, interpretano i personaggi della finzione. La scenografia è composta da schermi divisi che si muovono durante l’azione, rivelando parti di una camera da letto e di una cucina, set per le riprese dal vivo. I proiettori seguono il movimento degli schermi, creando un film in movimento. All’inizio dello spettacolo, alcune scene vengono girate e proiettate simultaneamente e sono visibili attraverso le fessure dei pannelli da diverse angolazioni del pubblico. Man mano che l’azione procede, i pannelli si aprono, rivelando ciò che si trovava dietro gli schermi, in una diretta analogia con ciò che accade ai personaggi/attori stessi.
Questo è il primo lavoro che integra la proiezione video e la telecamera sulla scena. La proiezione video e la presenza del cameraman sono profondamente legate alla costruzione drammaturgica. Ci sono scene pre-registrate, girate in luoghi reali, e riprese realizzate in tempo reale.
Info e biglietti su campaniateatrofestival.it